I cannabinoidi presenti nella Cannabis Light interagiscono con il nostro organismo grazie al sistema endocannabinoide, cerchiamo di capire come.
I recettori del sistema endocannabinoide
Il sistema endocannabinoide dell’essere umano è composto da recettori, la cui funzione è quella di legarsi ai cannabinoidi. La Cannabis infatti è l’unica risorsa di origine naturale che contiene i cannabinoidi. Proprio per questo motivo il sistema presente nel nostro organismo si chiama endocannabinoide. Tutti possediamo questo processo interno e l’inarrestabile successo della Cannabis tra le popolazioni mondiali ne è la sua conferma! I suoi recettori sono presenti in quasi tutto il sistema nervoso centrale. Questo spiega perchè i diversi cannabinoidi contenuti nella Cannabis inducono effetti diversi nelle zone del nostro organismo. I recettori si distinguono in due diverse categorie: recettori CB1, che sono nel cervello, e recettori CB2, presenti nel resto del corpo.
Dai polmoni al cervello
Per capire nel dettaglio qual’è il processo che ne delinea le funzioni, semplifichiamo le cose facendo un esempio pratico. Quando assumiamo della Cannabis Light aspiriamo una certa quantità di cannabinoidi, tra cui il CBD. Dai polmoni passano nel flusso sanguigno e vengono rapidamente trasportati fino al cervello, dove iniziano a legarsi ai recettori del sistema endocannabinoide.
L’inganno della “Fame Chimica”
Uno degli effetti più conosciuti della Cannabis, a livello cerebrale, è la sensazione di fame che è in grado di provocare, nota come “fame chimica”. Quando si consuma la cannabis, i cannabinoidi si legano ai recettori CB1 presenti nell’ipotalamo, un’area del cervello adibita alla sensazione di appetito. Questo processo fa sì che al cervello arrivi un chiaro messaggio: l’organismo necessita un maggior apporto alimentare. In realtà, il corpo non è colto da un vero e proprio appetito e non ha realmente bisogno di ingerire una quantità maggiore di cibo. Sono quindi i cannabinoidi che interagiscono con i recettori e che ingannano la mente facendole credere di avere questa necessità, stimolandone l’appetito.